Elden Ring: cosa sapere del nuovo gioco di FromSoftware - tuttoteK

2022-08-08 07:46:07 By : Ms. jessica lee

I n questo articolo vi diremo ogni cosa che c’è da sapere su Elden Ring, il nuovo titolo in sviluppo da parte di FromSoftware

Se siete degli amanti dei Soulslike sicuramente non vedrete l’ora di mettere le mani su Elden Ring, il nuovo titolo nato dalla collaborazione tra George R.R. Martin e Hidetaka Miyazaki. Questo gioco presenta tutti gli elementi caratteristici che i fan di FromSoftware hanno imparato ad amare negli ultimi tredici anni, ma non solo. Elden Ring infatti porterà con se anche tante novità che non si erano mai viste prima in un titolo della compagnia.

In genere le novità sono sempre apprezzate, ma alcuni fan nutrono dei timori e delle perplessità nei confronti dei cambiamenti. Per aiutarvi ad avere un’idea più chiara di come sarà Elden Ring abbiamo quindi deciso di scrivere questo articolo, dove vi diremo cosa che c’è da sapere sul nuovo titolo in sviluppo da parte di FromSoftware.

Per prima cosa vogliamo farvi sapere della più grande novità introdotta in Elden Ring, cioè la nuova struttura del mondo di gioco. Tutte le ultime opere targate FromSoftware sono caratterizzate da delle complesse aree interconnesse ben delimitate, ma a quanto pare la compagnia ha intenzione di cambiare totalmente questa formula nel suo prossimo titolo. Elden Ring infatti sarà completamente open world e di conseguenza i giocatori potranno spostarsi liberamente per la mappa con pochissime limitazioni.

Grazie alla nuova struttura a mondo aperto i giocatori avranno la possibilità di scegliere tra tantissimi tragitti diversi per raggiungere un obiettivo e, con un po’ di impegno, potranno anche trovare dei percorsi non previsti. La quasi totale assenza di barriere artificiali e l’aggiunta del salto consentirà infatti al vostro personaggio di raggiungere alcuni luoghi in modo non convenzionale. Inoltre questo lato così arcade di Elden Ring viene accentuato anche dall’aggiunta del cavallo. Il vostro fido destriero infatti non vi permetterà solamente di spostarvi più velocemente, ma vi consentirà anche di eseguire un comodissimo doppio salto e di sfruttare le correnti spiritiche sparse nella mappa per spiccare dei balzi altissimi.

Anche se Elden Ring si basa su una struttura open world, questo non vuol dire che non ci siano aree chiuse con un level design più complesso. Esplorando il mondo di gioco avrete infatti l’occasione di imbattervi in numerosi dungeon opzionali. Questi labirinti sotterranei ricordano una versione più curata dei dungeon casuali di Bloodborne e nascondono al loro interno tesori e segreti davvero interessanti.

I dungeon opzionali sono davvero divertenti e soddisfacenti da esplorare, ma nonostante ciò sono molto lontani dai livelli di cura e complessità che contraddistinguono i livelli dei precedenti titoli FromSoftware. Per fortuna però in Elden Ring i giocatori non si imbatteranno solamente piccoli labirinti sotterranei, ma anche in strutture molto più vaste. Questi luoghi vengono chiamati Legacy Dungeon, e sono delle aree estremamente articolate che potrebbero richiedere anche diverse ore per essere esplorate a fondo.

Questi luoghi nascondono al loro interno tanti oggetti unici e boss letali, e spesso dovranno essere obbligatoriamente completati per far proseguire la storia. FromSoftware però ha lasciato molta libertà anche nei passaggi obbligatori del gioco. La compagnia infatti ha dichiarato che, nonostante ci sia una sequenza consigliata, i Legacy Dungeon potranno essere affrontati in qualsiasi ordine.

Ormai siamo abituati a giochi open world che richiedono centinaia e centinaia di ore per essere completati, e per questo motivo molte persone sono rimaste interdette dopo le ultime dichiarazioni di FromSoftware. La compagnia infatti ha recentemente dichiarato che per completare la storia di Elden Ring saranno richieste all’incirca 30 ore di gioco.

Per molte persone una durata del genere potrebbe sembrare irrisoria, ma bisogna considerare che rappresenta unicamente il tempo richiesto raggiungere il finale del gioco. Vista la struttura open world di Elden Ring, è ovvio che ci saranno una miriade di contenuti opzionali che non vanno ad influire sul tempo richiesto per completare il titolo. Per questo motivo è molto probabile che, se vi metterete ad esplorare ogni angolo del mondo di gioco, impiegherete più di un centinaio d’ore prima di raggiungere i titoli di coda.

Un’altra meccanica tipica dei giochi open world che compare in Elden Ring è il crafting. Durante la vostra avventura avrete infatti la possibilità di aprire l’inventario in ogni momento e combinare diversi materiali per fabbricare degli oggetti consumabili. Ad esempio è possibile creare oggetti curativi, potenziamenti temporanei per le armi e diversi tipi di frecce.

I materiali richiesti per fabbricare gli oggetti sono molto vari e potranno essere ottenuti in tanti modi diversi. Oggetti come ossa e pelli sono ottenibili dando la caccia agli animali, mentre per trovare piante, insetti e minerali dovrete esplorare le zone naturali del mondo. Inoltre ci sono anche tanti materiali molto specifici che vengono lasciati cadere solo da determinati mostri, come ad esempio le ali dei pipistrelli e le ovaie delle piovre.

Tra le tante novità introdotte in Elden Ring, quella più interessante è certamente legata alle abilità delle armi. Ogni singolo equipaggiamento offensivo del gioco possiede una specifica abilità attivabile che ricorda molto le weapon art di Dark Souls 3, ma volendo è possibile modificarla.

Durante la vostra avventura troverete molto spesso dei particolari materiali di potenziamento chiamati ceneri che vi permetteranno di cambiare le abilità di armi e scudi. Ad ogni cenere è associata una specifica abilità e alcune di esse sono in grado anche di aggiungere anche danno o difesa elementale ai vostri equipaggiamenti. Grazie a questi oggetti potrete quindi personalizzare moltissimo le vostre armi e far si che si adattino alla perfezione al vostro stile di gioco.

Ricordate però di controllare bene la descrizione delle abilità prima di provare ad applicarle, dato che non tutte le ceneri sono compatibili con ogni singola categoria di equipaggiamento. Inoltre in Elden Ring sono presenti anche diverse armi uniche caratterizzate da dei poteri molto specifici che non possono essere modificati.

I titoli FromSoftware si sono sempre contraddistinti per la loro difficoltà, ma in caso di necessità era sempre possibile chiamare un altro giocatore oppure un NPC per farsi aiutare. Questa opzione ovviamente è presente anche in Elden Ring, ma sta volta i giocatori in difficoltà potranno contare anche sugli spiriti.

Usando degli oggetti specifici è possibile infatti richiamare gli spiriti di un gran numero di creature diverse per far si che assistano il giocatore in battaglia. Ad esempio potrete evocare branchi di lupi, piccoli gruppi di soldati o addirittura dei mini-boss.

Questi spiriti sono in grado di semplificare davvero molto un gran numero di scontri, ma ovviamente hanno delle limitazioni. Innanzitutto è possibile evocare una sola tipologia di spirito alla volta e per farlo è necessario consumare una grossa fetta di PA. Inoltre questi alleati non saranno sempre disponibili, dato che per evocarli dovrete essere necessariamente nei pressi di alcuni specifici altari.

Qui si conclude la nostra guida su cosa sapere prima di acquistare Elden Ring. Ora che siete a conoscenza di tutte le informazioni più importanti relative al titolo vi sarete sicuramente fatti un’idea più chiara di cosa andrete a giocare. Se però volete saperne ancora di più sulla prossima opera di Hidetaka Miyazaki, allora vi suggeriamo di dare un’occhiata alla nostra anteprima.

Elden Ring sarà disponibile dal 25 febbraio 2022 per PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco a un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.

Mi chiamo Stefano Pellegrini, sono un videogiocatore da quando ho memoria e fin da piccolo ho sempre condiviso con gli altri questa mia passione, nel tentativo di valorizzare la profondità e l'importanza del medium videoludico.

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